regia di
Carmine Cristallo Scalzi
distribuzione MINERVA
Direttamente dal Trieste Science Fiction Festival e dal prestigioso Oporto International Film Festival, candidato al David di Donatello 2022, un inedito racconto di formazione dal potente tratto immaginifico.
Un paese sperduto fra le montagne. Una comunità affetta da una misteriosa malattia. Morti improvvise tra gli abitanti del villaggio. Gorecki, capo dei malati, si lega misteriosamente a Giacomo, un bambino “sano”, vedendo in lui una possibile redenzione e salvezza. Il rapimento del piccolo scatenerà la terribile reazione degli abitanti, determinati a rispondere in modo inesorabile e definitivo alle angherie cui sono sottoposti da anni. Ma a volte il desiderio di vendetta è così forte da sopravvivere anche alla morte.
"La qualità del lavoro svolto dietro la macchina da presa, un one man show da parte di Cristallo Scalzi, è ineccepibile, quasi da applausi. Le immagini create, a livello strutturale ed estetico, sono formidabili; l’utilizzo del mezzo espressivo da parte del regista/direttore della fotografia è fluido e ben studiato, diviso tra inquadrature fisse e lenti carrelli. La camera diventa qui una biro, e la calligrafia di Scalzi è perfetta."
L'Occhio del cineasta"In questa opera prima del catanzarese Scalzi l’orrore della fame di sangue di un gruppo di reietti viene miscelato, come un beverone alchemico sapientemente dosato [...] con boschi stregati che tra le fronde dei numerosi alberi nascondono interstizi ultradimensionali dove i concetti di spazio e tempo perdono la loro rigorosa natura euclidea..."
Mario Turco Sentieri Selvaggi"...è un racconto atipico e di grande atmosfera dotato di una sua precisa identità e volontà artistica, di un sostrato perturbante che attinge sia dalle antiche tradizioni folkloriche popolari legate all'esoterismo boschivo e alle leggende sul vampirismo, sia da un'elaborazione angosciante e mortifera del senso di appartenenza e distacco, con una spiccata venatura horror, soprattutto nelle scelte estetiche."
Horror Vacui"Un’eccezione nel cinema emergente italiano. Un linguaggio inedito nel panorama italiano contemporaneo che coinvolge in questo infinito cammino laddove la luce non arriva, anche e soprattutto ad un’estetica del tutto personale e ispirata da molti grandi autori del passato. Un film che, a mio avviso, merita molto spazio."
source: MyMoviesUn obitorio, il dolore di un padre di fronte al corpo senza vita del figlio. Un’ultima favola da raccontare. Scritto e diretto da Carmine Cristallo Scalzi Assistente alla regia - Corinna Coroneo DP, Editing, Postproduzione - Carmine Cristallo Scalzi Ripresa audio - Massimiliano Reali, Stefano Salvati Make Up Artist - Carla Losito Costumi - Katia Folco Edizione - Tiziana Fulgenzi Supervisione - Mario Cristallo Scalzi Musica - Marco Lo Russo, Carmine Cristallo Scalzi
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